Pratica strutturale

Questa sezione è dedicata all’ingegneria pratica, a casi concreti analizzati dalla società Calcolostrutture.com s.r.l. Una rassegna di progettazioni strutturali, di verifiche strutturali e di modellazioni strutturali. Infatti, la suddivisione indicata è frutto di elevata esperienza dettata non solo dal numero di anni che l’autore ha dedicato all’antisismica e, più in generale, alle strutture, ma dal numero totale di casi concreti analizzati su tutto il territorio italiano. L’ingegneria strutturale vera è quella pratica e non quella accademica. La progettazione delle strutture passa per tre diverse fasi e tre distinte competenze.
La prima è quella della modellazione strutturale. Tutti i neolaureati possono tranquillamente iniziare tale step in quanto dipende, essenzialmente, dal grado di didattica indirizzata ai software di calcolo. Spesso i giovani ingegneri credono fermamente nel fatto che tale approccio è l’unico da imparare. Fanno distinzione tra software di prima classe e software di seconda passando per quelli di natura tipicamente definita “commerciale”. Nella realtà professionale l’autore è in grado fermamente di affermare che tutti i software, italiani e non, hanno punti di forza e punti di debolezza.
Tutto dipende solamente da ciò che occorre modellare e, purtroppo, dal budget a disposizione della clientela. In 22 anni di attività sono stati analizzati quasi tutti i programmi di calcolo e, con profonda sincerità, non esiste il software unico, quello perfetto e quello esente da errori di programmazione.
La seconda fase è il calcolo strutturale. Questo step prevede competenze accademiche di progetto di strutture, di strutture in zona sismica, di meccanica razionale, di fisica meccanica, di calcolo matriciale e di analisi matematica. Conoscenze convogliate
solo nel bagaglio culturale universitario di un ingegnere strutturista.
L’osservazione doverosa che occorre fare per gli ingegneri che si occupano di calcolo strutturale è molto semplice. Un ingegnere non è un matematico e non può comportarsi come tale. Le approssimazioni e le ipotesi di base che si fanno in un modello di calcolo strutturale sono elevatissime e, pertanto, non ci si può fidare di quel rapporto di sicurezza di quel determinato concio di una parete di 30 m2 che porta come risultato zero. In matematica e in informatica un solo valore nullo può avere effetti catastrofici, ma in ingegneria strutturale occorre inserire tale parametro nel contesto globale dell’intera costruzione.
La terza fase dell’ingegneria strutturale è la progettazione delle strutture. Essa non può, a dire dell’autore, svilupparsi se non dopo almeno 10-15 anni di pratica di sola ingegneria strutturale e sismica. Occorre precisare: di sola ingegneria. Solitamente un tecnico si occupa di edilizia a 360 gradi: dal catasto all’idraulica, dalle strade ai trasporti passando per l’architettura e per le strutture. Secondo chi scrive la progettazione strutturale vera si sviluppa solamente indirizzando il focus mentale ad un unico e distinto tema: le strutture. Le competenze di un ingegnere che si occupa di progettazione strutturale possiamo provare a sintetizzarle in:

  • dieci anni di continua modellazione e calcolo;
  • sviluppo di una personale filosofia strutturale;
  • elevata autorevolezza nel campo della sismica;
  • praticità ed immediatezza nell’affrontare problemi;
  • dieci anni di cantiere vissuto con le maestranze;
  • apertura mentale oltre il costrutto del copia-e-incolla;
  • umiltà di spirito ingegneristico;
  • continua ricerca ed innovazione tecnologica.

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CASO N. 1: STRUTTURA NUOVA IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO E LEGNO

Descrizione
È un fabbricato in conglomerato cementizio armato C25/30 che si sviluppa su due
piani fuori terra con copertura in legno lamellare di categoria GL24h.
Fondazioni a travi continue di sezione rettangolare.
Scala rampante esterna collegante piano terra con piano primo. Le caratteristiche
meccaniche dei materiali utilizzati nel progetto sono rappresentate nelle tabelle seguenti.

Dati generali

Parametri analisi sismica caso n. 1

Risultati di calcolo

Spostamenti

Spostamenti per carichi statici
Spostamenti per sisma direzione X allo SLU
Spostamenti per sisma direzione Y allo SLU
Coefficienti di sicurezza a flessione per cls
Coefficienti di sicurezza tensioni esercizio per cls
Classe di rischio sismico del caso n. 1

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